Cosimo Scarinzi - 29-05-2007
I lavoratori della scuola, come tutti quelli del pubblico impiego, dopo diciassette mesi dalla scadenza del contratto si trovano di fronte ad un accordo fra governo e sindacati istituzionali che:
- fa scattare gli aumenti retributivi, peraltro miserabili, dal febbraio 2007 con il conseguente ratto di oltre un anno di arretrati;
- ripete lo scambio indecente fra tagli degli organici e aumenti retributivi nella, ormai tradizionale, logica dei contratti cannibale;
- impone la triennalizzazione dei contratti, un vecchio obiettivo confindustriale, con l'effetto di ridurre, in tendenza, ancora di più le retribuzioni dei lavoratori e della lavoratrici;
- non recupera, nei fatti, nemmeno quanto ci ha sottratto l'inflazione....
- fa scattare gli aumenti retributivi, peraltro miserabili, dal febbraio 2007 con il conseguente ratto di oltre un anno di arretrati;
- ripete lo scambio indecente fra tagli degli organici e aumenti retributivi nella, ormai tradizionale, logica dei contratti cannibale;
- impone la triennalizzazione dei contratti, un vecchio obiettivo confindustriale, con l'effetto di ridurre, in tendenza, ancora di più le retribuzioni dei lavoratori e della lavoratrici;
- non recupera, nei fatti, nemmeno quanto ci ha sottratto l'inflazione....
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